TOMBARELLO

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  1. max pura vida
     
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    TOMBARELLO:

    Classe: Actinopterygii
    Ord. PERCIFORMES
    Fam. Scombridae / Scombrinae
    Gen. Auxis


    Prma di tuto e' importante dire che esistono due specie di tombarello:
    -tombarello comune
    -tombarello biso
    Corpo fusiforme a sezione quasi circolare, che si rastrema verso il peduncolo codale (molto sottile e con carena laterale orizzontale e mediana, accompagnata da altre due carene più piccole).
    La testa è conica, con muso appuntito. Gli occhi sono di grandezza media, spostati in avanti. L'opercolo è grande e il preopercolo ha il bordo posteriore ellittico.
    La bocca è piccola e possiede una fila di denti su ogni mascella.
    La pelle è liscia e priva di squame, tranne la regione del corsaletto.
    La prima pinna dorsale è relativamente alta e triangolare. La seconda è piccola, triangolare, seguita da 8 a 9 pinnule. L'anale (somigliante alla seconda dorsale) è triangolare ed è seguita da 7 a 8 pinnule. Le pettorali sono piccole e triangolari, le ventrali hanno un lobo triangolare e allungato. La codale è semilunare con lobi falcati e robusti.

    La colorazione del dorso è grigio azzurra o bleu scuro, con fasce vermicolari bleu-nero nella metà posteriore. Il ventre è argenteo, le pinne grigiastre e le pettorali nere nel lato interno.
    E' una specie pelagica d'alto mare, gregaria. La riproduzione si ha tra giugno e settembre.
    Si nutre di clupeidi e altri pesci pelagici. Si cattura con le tonnare, con reti da posta alla deriva e con reti di circuizìone. Si prende anche con lenze alla traina. Raggiunge i 50 cm di lunghezza e può superara il kg di peso.Si ciba esclusivamente di altri pesci, soprattutto clupeidi.
    E' comune in tutti i mari italiani.

    pesca al tombarello:

    il tombarello e' un pesce pelagico di alto mare dal caattere assai socievole,per cui si riunisce in branchi a volte numerosissimi effettuando spostamenti notevoli alla ricerca del cibo,costituito prevalentemente da acciughe,sardine,boghe od altri piccoli pesci pelagici.
    Presente lungo tutte le nostre coste,anche se piu' comune nei maricaldi meridionali,si riproduce nel periodo che va da giugno a settembre,a seconda delle zone.In estate si porta abbastanza di frequente sotto costa con migrazioni pendolari che lo fanno incontrare anche in pochi metri d'acqua al sguito di branchetti di mangianza.
    L a sua presenza e' segnalata quasi sempre dal volteggiare dei gabbiani che trovano in lui un valido alleato.Pur non avendo carni ottime viene insidiato con reti di posta sul tipo delle palamitare e con reti da circuizione.
    Carnivoro voracissimo abbocca con estrema facilita' alle lenze trainate per cui e' oggetto di una intensa pesca sportiva,fatta sia con le lenze morte che con traine singole e multiple.
    Le dimensioni max del tombarello sono 50 cm di lunghezza ed un chilo di peso,ma sottocosta e' piu' facile imbattersi i branchi di esemplari giovanili la cui taglia media e' 3\4etti.
    Pescando con canna e mulinello si fa uso di una lenza del 0,25 lungo almeno u centinaio di mt,al termne del quale viene piazzata l'esca.
    quest'ultima puo' essere sia una strisciolina di pelle ricavata dai fianchi di un pesce,sia il cucchiaio ondulante,oppure un ciuffetto di piume montate (queste sono da considerarsi le piu' efficaci anche se i tombarelli non disdegnano le altre esche.
    L'uso del filo e' giustificato sia dal'impiego della canna e del mulinello sia dalle limitate dimensioni che questa specie raggiunge.
    I tombarelli vengono insidiati anche con due sistemi che permettono la cattura contemporanea di piu' esemplari.Il primo e' la TRAINA CON I DIVERGENTI DI SUPERFCIE,il secondo e' la TRAINA FILOSA,assai impiegata anche per la pesca agli sgombri.
    I divrgenti sono due barchette stilizzate che rimarchiate,una per ciascun lato della barca,permettono di tendere i 60 t di filo (trave)che le unisce ed al quale sono appesa numerose traine.Per i tombarelli si puo' far uso di un trave cn lameno 12 attacchi,sei per ciascun lato,usando traine fatte con filo da 0.30 e lunghe dai 35 ai 40 mt.Con gli esemplari medio piccoli non ci saranno problemi n quanto possono essere salpati di forza,mentre gli adulti,allorche' molte traine hanno agganciato il pesce,non tutti potranno essere tratti a bordo,specie quelli che hanno morso alle traine piu' lontane dalla barca e che hanno quini maggior tempo disponibile per riguadagnare la liberta'.
    La traina filosa invece e' costituita da un solo filo lungo una quarantina di mt sul quale sono fissati ad intervalli regolari una quindicina di braccioli lunghi un mt e mezzo ed innescati con ciuffetti di piume.
    Al termine del filo viene agganciato un piombo dalla forma a pera,del peso di 1 kg,mentre all'altro capo viene collegato,per mezzo di una robusta girella,un altro filo di manovra lungo una trentina di mt.Per cio' che riguarda le dimensioni del filo bisogna dire che i braccioli sono fatti con nylon del 0.25 o del 30,il lungo terminale col 45\50,mentre il filo di manovra,che quasi sempre sta fuor d'acqua,puo' essere fatto col 60.
    Nelle giornate don mare calmo e sole molto forte vengono usate lenze piu' sottili ,mentre quando soffia la brezza oppure il cielo e' coperto si puo' pescare un poco piu' robusto.
    La velocita' di traina pescando in superficie con le traine singole oppure con i divergenti si aggia intorno alle 3 miglia orarie,per dare modo al pesce diavvistare con comodo le esche,specise le acque non sono molto limpide.
    Con acque limpidissime si puo' invece passare alle 4 miglia orarie in quanto si ha a che fare con pesci veloci che non hanno difficolta' a raggiungere una preda non appena abbia richiamato la loro attenzione.
    Impiegando la traina filos la tecnica di pesca cambia radicalmente e la velocita' deve essere mantenuta tra le 2 e le 3 miglia orarie per impedire al piombo di salire troppo in supericie con il rischio di far avvolgere i braccioli attorno al lungo terminale.
    Mantenere una velocita' cosi' ridotta puo' ruscire talvolta difficile e pregiudizievole per il motore per cui una volta incontrato il branco si puo' proseguire la traina mettendo in azione i remi.
    Con la filosa si possono agganciare diversi tombarelli insieme,con il filo che fa molto pesante perche' questi pesci una volta alamati vanno verso il fondo tutti insieme,per cui occorre stancarli per un certo tempo prima di procedere al graduale recupero.

    tombarello in cucina:
    -al forno
    -alla griglia
    -sott'olio
    -al sale

    Edited by max pura vida - 16/11/2009, 12:14
     
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  2. max pura vida
     
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    foto:napoleone
    testo:max pura vida / enciclopedia dela pesca
     
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  3. napoleoneIII
     
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    madò sembro Giuliano Ferrara :woot:

    bella schedona Max...molto interessante, soprattutto i sistemi di pesca "alternativi" ai classici.

    perscarli da fermo è una vera goduta...esalta al massimo la forza di questi pesci ed è bellissimo quando con l'acqua chiara te li vedi sfrecciare sotto la barca come missili
     
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  4. Marlin --PASSIONEPESCA--
     
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    ogni volta che vedo ste foto mi viene il nervoso... :( bella scheda max ;)
     
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3 replies since 16/11/2009, 11:41   2972 views
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