LAMPUGA

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  1. max pura vida
     
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    Lampuga: (Coryphaena hippurus)

    La Lampuga
    appartiene alla famiglia dei Corifenidi, che conta una sola specie,la lampuga. In passato, vista la grande differenza morfologica tra adulti e giovani, si era
    Pensato ve ne fossero tre specie.Nei mari tropicali si crede vi sia un'altra specie, la Coryphaena
    equiselis, molto simile ma leggermente più piccola. Grande differenza tra il maschio adulto e la femmina sta nella forma della testa.



    La Lampuga
    appartiene alla famiglia dei Corifenidi, che conta una sola specie, appunto la lampuga. In passato, vista la grande differenza morfologica tra adulti e giovani, si era
    Pensato ve ne fossero tre specie. Oggi si è appurato, quindi, che l'unico esemplare della famiglia dei cofenidi nel mediterraneo è la "Coryphaena hippurus. Nei mari tropicali si crede vi sia un'altra specie, la Coryphaena
    equiselis, molto simile ma leggermente più piccola. Grande differenza tra il maschio adulto e la femmina sta nella forma della testa, come si vede dalla foto.


    Il muso
    varia a seconda dell'età e del sesso del pesce. Nei giovani il profilo è abbastanza arrotondato, mentre quello dei maschi adulti è ripidissimo, praticamente verticale.
    La pinna dorsale
    è una sola, unica, molto alta e allungata, parte da dietro la testa e termina poco prima della coda. La pelle è ricoperta di squame che sono piccolissime e aderenti, ed al tatto sembra non esistano.
    Gli occhi risultano essere piccoli e rotondi.
    La bocca
    è di media grandezza, obliqua, e con la mandibola prominente.
    Le pinne pettorali sono piccolissime e falciformi.
    La pinna anale
    è allungata e misura quasi la metà della pinna dorsale.
    La coda è lunga, biforcuta e profondamente incisa.
    Il corpo è compresso e allungato.
    La colorazione, è la cosa che maggiormente affascina:
    varia dal blu all'azzurro, dal verde intensissimo al giallo, con riflessi dorati. Perde la colorazione subito dopo la cattura, sbiadendosi
    nel grigio più cupo.
    La massima misura che la lampuga può raggiungere è di circa due metri e può superare i 25 chili.

    Le origini.
    E' un pesce originario delle zone tropicali e sicuramente d'alto mare.
    Nei mari tropicali, dove le acque sono molto calde, la media delle catture si aggira tra i 5 ed i 25 chili ad esemplare. Nei nostri mari, invece, il peso medio delle catture varia da 3, 4 etti ai cinque chilogrammi.


    e' n pesce che vive specialmentein branchi e lontano dalle coste.pesce molto aggressivo,andando a mangare qualsiasi tipo di pesce che staziona a galla o mezz'acqua,come acciughe,sardine ecc.Ama l'ombra,e per esempio se trova un tronco o una boa o qualsiasi cosa che generi un'ombra,si possono avere molte piu' probabilita' di trovrla e insidiarla.

    Nel meridione d'Italia,
    i pescatori professionisti ancorano sul fondale una lunga cima con un pagliolato composto da canne, dette "le cannizze" che servono per attirare le lampughe o "capuni". La sua cattura è altamente sportiva, con fughe velocissime. in fase di recupero, a volte, supera, in direzione della poppa, persino l'imbarcazione

    Le sue carni sono apprezzate, anche se personalmente le trovo un pò "asciutte".
    La traina.
    E' sicuramente uno dei pesci da traina per eccellenza. Al contrario dei tonnetti e delle palamite, raramente si manifesta. E quando arriva l' allamata è sempre una sorpresa. Quando si ferra, soprattutto se con attrezzature leggere, il pesce inizia una fuga che è fatta di salti, con un carosello di giravolte, esce dall'acqua, si ribalta, schizza e abbaglia con i suoi stupendi colori, una emozione che pochi altri pesci regalano. Per farla abboccare bisogna trainare a velocità prossima ai sei nodi, con teste piumate colorate, octopus, jet o piccoli Kona. Anche i minnow fanno un buon lavoro, ma con paletta metallica e sino a 10 cm. Conviene sempre pescare con più canne possibili, maggiori saranno le possibilità di incontro. Il libraggio consigliato per i nostri mari va dalle 2 alle 12 libbre ed il divertimento è assicurato.
    Le tecniche marinare (quelle che non si dovrebbero raccontare)
    Le tecniche che espongo sono il frutto di anni di esperienza e di conoscenza del mondo dei marinai: difficile perchè mai ti insegnano qualcosa o si confidano.
    Sono quasi l'opposto di quanto descritto prima a proposito della traina.
    Si inizia a trainare, nei pressi delle " cannizze" o di oggetti galleggianti a velocità bassissima, diciamo intorno ai due nodi. L'innesco sarà composto da strisciolina di calamaro o ancora meglio di seppia, con due ami molto vicini tra di loro.
    Micidiale è la sardellina, innescata su un amo e dall'occhio.
    Bisogna tenere pronti un gran numero di terminali, diciamo una quindicina.
    Appena si ha la prima allamata, si recupera filo e si lascia la lampuga a tre o
    quattro metri dalla poppa. Si blocca il filo o la canna con il pesce allamato e qui inizia il divertimento: si calano in mare gli altri terminali e vi assicuro che le catture saranno multiple e garantite. Subito in acqua la sardellina, vicino alla lampuga che si sta trainando, e le "compagne" non esiteranno a correre dietro alle nostre esche. Questa "giostra" di catture durerà qualche minuto, ma le catture saranno assicurate.

    pesca alla lampuga (traina)
    La Lampuga e' un pesce abbastanza facile in fatto di esce (sia vive che morte), ed abbocca anche a diversi tipi di artificiali. Il suo cibo preferito sono i pesci volanti. Il mezzo più usato per insidiare questi forti predatori e' la traina con una velocità dell'imbarcazione che deve variare a seconda dell'esca usata (esca viva/morta velocità 2 max 3 nodi, artificiali velocità 5/6 nodi). La distanza dallo specchio di poppa e' una cosa soggettiva, in quanto il nostro predatore quando e' a caccia, spesso si avvicina fin quasi sotto la barca, ed e' facile vedere il branco muoversi e seguire le nostre esche a pochi metri dalla barca. Una volta abboccato, la lampuga per difendersi cerca di cambiare di continuo direzione spostandosi molto velocemente, e non e' difficile vederla spiccare salti fuori dall'acqua: in questo caso, l'unica cosa da fare è recuperare parte della lenza nel mulinello il più in fretta possibile. Per regolarsi sui punti in cui si possono trovare branchi di lampughe, si tenga presente che questi pesci sono soliti radunarsi in prossimità di relitti galleggianti. A mio parere il monofilo da usare non deve essere inferiore allo 0.50, in quanto una volta portato il pesce sotto la barca, questi oppone molta resistenza, e se non si usano dei guanti, facilmente si possono procurare piccoli tagli alle mani usando un monofilo troppo sottile (non escludendo anche la rottura della lenza). Altro consiglio personale, e' quello di non usare un guadino, in quanto non e' facile farvi entrare il nostro ospite, che farà di tutto per slamarsi, quindi usando delle lenze robuste, io consiglio di tirare di forza il pesce in barca. Queste regole sono valide per pesci che superano abbondantemente il Kg di peso. In caso di cattura di esemplari molto grossi è meglio usare un raffio.



    Elenco esche naturali

    Aguglia, muggine, sgombro, sardina, calamaretto.


    Lampuga in cucina . LAMPUGA GRATINATA
    INGREDIENTI

    2 lampughe
    pangrattato
    2 limoni
    olio d'oliva
    50 g d iburro
    prezzemolo
    pepe
    sale
    Preparazione
    Fate sciogliere il burro e metterlo in una terrina.
    Pulite il pesce e conditelo all’interno con sale, pepe e passatelo nel burro.
    Tagliate i limoni a fette piuttosto spesse.
    Impanate il pesce con il pangrattato.
    Disponete sul fondo di una pirofila le fette di limone, e mettetevi sopra il pesce impanato.
    Salate pepate e condite con abbondante olio quindi infornate il pesce.
    Lasciatelo cuocere cuocere per 20 minuti quindi rigiratelo e lasciatelo cuocere ancora per 20 minuti.
    A cottura ultimata cospargetelo di prezzemolo tritato e servite ben caldo.



     
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  2. max pura vida
     
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    lampughe "in famiglia"..team ipanema

    Edited by max pura vida - 30/11/2009, 13:30
     
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1 replies since 8/11/2009, 12:45   844 views
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